@Siegil:
E' il disegno di lui da piccolo fatto da Oda quando gli hanno chiesto di disegnare tutti i membri della flotta dei 7 da bambini… Si direbbe quindi che Doflamingo da piccolo fosse povero. Sarà possibile per un povero diventare un nobile mondiale? O magari la sua era una famiglia nobile andata poi in rovina? O sarà scappato come Sabo? O si sarà appropriato con l'inganno di un'identità nobiliare (e quindi Doflamingo, il nome della famiglia, potrebbe non essere il suo vero nome?)? O niente di tutto questo?
Innanzitutto ti dico che il nome di famiglia, quindi il cognome, è Donquixote. Doflamingo è il suo nome personale.
Ricordate che in Giappone prima viene il cognome e poi il nome, vedi Monkey D. Rufy. 
Per il resto del discorso, io l'ho sempre vista una cosa come Sabo, ma contrariamente da Sabo che fuggiva dalla nobiltà perché gli faceva schifo, Dofla la fuggiva perché si annoiava e voleva fare il delinquente, magari manovrando bande di piccoli delinquenti per i suoi già loschi affari di gioventù. Crescendo si è dato alla pirateria, ma una volta che il governo ha visto il potenziale del ragazzo (e magari conoscendo i membri della sua famiglia) gli hanno offerto il posto in flotta, così da non infangare il nome Donquixote ancora di più di quanto il giovane Doffy stava facendo. Che fosse già nei piani di Doflamingo, come poi farà anche Barbanera (ovviamente con fini diversi)? Da qua poi è nato tutto il resto… manovre tattiche, tratta di schiavi (magari già negli affari di famiglia), infiltramento di propri compagni nelle istituzioni governative (Vergo), minacce a funzionari governativi per aver privilegi (il tizio che gli commissiona la morte di Moriah), ecc...
Tutto questo per dire che secondo me Dofla è il classico mafioso, membro di una famiglia agiata, ma vissuto per strada per propria volontà in gioventù perché troppo viziato e voleva "divertirsi" in altri modi. Poi, ovviamente, crescendo è tornato nell'ovile, a modo suo, e ha continuato le volontà della famiglia Donquixote, spadroneggiando sul pianeta con i loro sporchi traffici.