@cubo:
Gold D. Roger, anch'io mi trovo abbastanza d'accordo con il parere di Shaka.
Oda non ha fatto suicidare NESSUNO fino ad ora - e, personalmente, non credo lo farà mai.
Rispetta la vita, ci insegna a lottare per i nostri sogni anche quando sembra praticamente impossibile, di non mollare neppure quando siamo sconfitti.
Ed é anche QUESTA determinazione che io cerco di trasferire alla mia vita, e per QUESTA determinazione che trovo questo manga eccezionale.
mah, credo che che qui ci sia uno stravolgimento abbastanza "furbo" del discorso…
certo che insegna a lottare per inseguire i propri sogni e certo che non fa suicidare nessuno, ma questo non vuol dire che uno debba farsi schiavizzare per 10 anni, le tre cose non sono in alcuna relazione!
anzi è esattamente il contrario!!!!!!
spesso e volentieri, nel manga, determinati valori sono molto più importanti della vita stessa…
questo ci fa intendere Oda, con Gold Roger (e poi Rufy) che vanno sul patibolo col sorriso, con Ace che muore sorridendo per aver scoperto che molta gente lo ama e per aver salvato Rufy, Mr.2 che sacrifica la sua vita, come moltissimi dei personaggi dei FlashBack, che muoiono sacrificandosi ma sorridendo: Sauro, il Dott. Hiruluk, i pirati Rumba che muoiono cantando...
è lo stesso Oda a far dire a Sanji, di fronte allo schiavo che si morde a sangue allo Human Market, che è comprensibile scegliere di morire di fronte ad una vita passata in condizioni di inumana schiavitù...
nel manga tutti (o quasi... fa un po' eccezione Usopp, ma è migliorato) i personaggi positivi, e persino alcuni dei cattivi, sono pronti a morire pur di non rinnegare i propri ideali e non arrendersi...
Zoro, Tom il carpentiere, Nico Robin, Wiper, BarbaBianca, il padre di Konis, Brook, Rufy più volte, Iceburg, Pell, Franky bambino che si mette davanti a un treno, giusto per fare gli esempi più chiari...
la sopportazione di Nami e di Robin, ci dui parlate voi, sono esempi completamente sbagliati e fuorvianti:
entrambe si sacrificano non per loro stesse, ma per altri…
Nami si sacrifica solo ed esclusivamente per il bene del suo villaggio, solo perchè ricattata… non per paura di perdere la propria vita!!!
Robin si sacrifica per i suoi compagni e per onorare il ricordo di Sauro...
Robin per Rufy e c. di fatto rinuncia anche alla sua vita, almeno in un primo momento, visto che sa cosa la attende col CP9.
quindi due esempi + sbagliati non li si poteva fare.
Sabo si è già sacrificato (apparentemente, perchè poi è scappato subito) per Ace e Rufy tornando in città… ottenuta la salvezza dei suoi amichetti, e non avendo alcun sentimento che lo leghi ai suoi genitori, per chi deve sacrificare il suoi sogno di essere il più libero fra i pirati?
se la libertà è il suo più grande ideale, e lui stesso lo dice, e se Oda insegna a non rinunciare mai ai propri ideali e sogni (e lo avete detto pure voi due, Shaka e Cubo), Sabo dovrebbe cercare di fuggire la schiavitù ad ogni istante della sua vita, rischiando di finire come il pirata cui esplode il collare.
Se non lo fa, e rimane schiavo-cavalcatura per una vita, non è un personaggio positivo, è un'immondizia.